Salgado: “Profumo di sogno”

Un viaggio nel mondo del caffè.

Dall’incontro tra il fotografo Sebastião Salgado e illy, nasce Profumo di sogno, il più grande reportage mai realizzato prima dedicato al mondo del caffè. Un viaggio fotografico nei Paesi coltivatori  che, dal 2002, si fonda sulla condivisione di un valore comune: lo sviluppo sostenibile, che per illy rappresenta un principio fondamentale e il mezzo attraverso il quale ha scelto di mantenere il proprio primato qualitativo.

In oltre 10 anni di lavoro, Salgado è riuscito ad immortalare ed ha saputo restituire nei suoi scatti in bianco e nero lo scorrere della vita quotidiana delle piantagioni e la bellezza dei terroir in cui il prezioso chicco nasce, viene coltivato e poi raccolto. L’itinerario per immagini, che è stato costruito scatto dopo scatto, ha toccato dieci dei diversi Paesi da cui illy acquista il suo caffè: Brasile, India, Indonesia, Etiopia, Guatemala, Colombia, Cina, Costa Rica, El Salvador e Tanzania.

Con la collaborazione di Fondazione Bevilacqua La Masa, Profumo di Sogno è stato in mostra a Venezia dal 6 maggio al 27 settembre 2015, negli spazi di Piazza San Marco con una selezione di 75 scatti più rappresentativi del viaggio fotografico compiuto dal grande maestro.
Profumo di Sogno è anche un libro, curato da Lélia Wanick Salgado, moglie del fotografo dove le immagini dei luoghi, delle donne e degli uomini del caffè sono accompagnate dalle parole di Andrea Illy, Luis Sepulveda, Angela Vettese e dello stesso Sebastião Salgado.

Le immagini di Profumo di sogno sono state anche presentate al grande pubblico a Expo Milano 2015: le fotografie erano infatti parte integrante del Cluster del Caffè dell’Esposizione Universale, curato da illy, accompagnando i visitatori in un viaggio “dalla terra alla tazzina”.
Il percorso iniziato con l’Expo continuerà a Trieste, per poi proseguire nei prossimi tre anni con altre esposizioni negli Stati Uniti e in Asia.

Salgado nasce nel 1944 in Brasile, nello stato del Minas Gerais, la regione del caffè in Brasile. Dopo l’università si trasferisce a Parigi e poi a Londra, dove lavora come economista per l’Organizzazione Internazionale del Caffè. Ma la sua forte vocazione a raccontare per immagini si traduce presto in una scelta di vita. Nel 1973 intraprende la carriera di fotografo, che lo porterà a documentare la vita dei contadini latinoamericani, africani e le loro migrazioni.