illycaffè sperimenta in Guatemala e in Etiopia l’agricoltura rigenerativa che dal 2023 produrrà caffè carbon neutral

La produzione del caffè e il sostentamento di 25 milioni di famiglie sono minacciate dal riscaldamento globale.
L’azienda sta testando un modello agronomico in grado di sequestrare carbonio dall’aria e trasformarlo in materia organica per il suolo.

Trieste, 27 ottobre 2021 – La creazione di valore economico, sociale e ambientale per tutti gli stakeholder è il principio che guida la illycaffè fin dalla sua nascita e che l’ha portata a sviluppare un modello di business basato sulla qualità sostenibile.

La qualità del caffè illy è un risultato diretto del rapporto di collaborazione tra l’azienda e i migliori produttori di caffè Arabica al mondo. Una filiera sostenibile che si basa su un sistema di relazioni dirette con i propri fornitori e che si regge su quattro pilastri fondamentali: selezionare e lavorare direttamente con i migliori produttori di Arabica; trasferire loro la conoscenza, formandoli a una produzione di qualità sostenibile nel rispetto dell’ambiente; ricompensarli per la qualità prodotta, pagando loro prezzi superiori a quelli di mercato; creare una comunità di produttori illy.

La produzione di caffè, che rappresenta la fonte di reddito per oltre 25 milioni di famiglie in 50 paesi, oggi è seriamente minacciata dal riscaldamento globale. Si calcola che entro il 2050 la gran parte delle aree coltivate non sarà più disponibile. La decarbonizzazione è diventata inoltre una priorità assoluta, non solo per il caffè ma per tutto il settore agricolo, responsabile di più del 25% delle emissioni di gas serra in cui l’esasperata ricerca della produttività tipica dell’agricoltura convenzionale ha portato a un depauperamento del suolo e alla perdita della biodiversità. Un ciclo vizioso che può essere invertito e diventare virtuoso attraverso lo sviluppo di un modello produttivo rigenerativo, che sequestra carbonio dall’aria e rigenera i terreni con materia organica, rendendoli più fertili e migliorando le difese naturali.
Ed è proprio questa sperimentazione, basata sull’applicazione dell’agricoltura rigenerativa dell’ecosistema, che illycaffè sta realizzando in Guatemala e in Etiopia, per farla diventare un modello scalabile.

Se passiamo da un modello di agricoltura convenzionale a un modello non convenzionale, virtuoso, rigenerativo, paradossalmente l’agricoltura potrebbe diventare anche 'carbon negative', quindi sequestrare carbonio invece di emetterlo. Il suolo ha una capacità di assorbimento di carbonio tre volte superiore a quello dell’atmosfera – racconta Andrea Illy, presidente di illycaffè inoltre il concime organico nutre il microbiota del terreno, che arricchisce le piante di agenti difensivi, rende i suoli più fertili e resilienti ai cambiamenti climatici, riducendone la dipendenza da fertilizzanti e prodotti chimici. Da un terreno più sano si ottiene una pianta più sana e, di conseguenza, un alimento più sano per la salute dell’uomo”.

Nelle piantagioni a zero emissioni di Jardines de Babilonia in Guatemala e di Kokkere, nella regione di Oromia, illycaffè sta applicando i principi dell’agricoltura rigenerativa in cui, grazie all’utilizzo delle migliori pratiche agronomiche selezionate dagli agronomi illy, viene ristabilito l’equilibrio dell’ecosistema attraverso la piantumazione di alberi e la protezione del suolo, incrementando la biodiversità. Un modello che, attraverso l’arricchimento del terreno con materia organica, permette di migliorare la carbon efficiency. L’operazione porta con sé altri benefici, tra cui l’aumento della fertilità, della biodiversità, la migliore conservazione dell’acqua e la minore dipendenza da prodotti difensivi e fertilizzanti.

Nella piantagione del Guatemala, situata nel dipartimento di Jalapa, in un’area di 140 ettari a circa 1600 metri d’altezza situata fra la pianura e le pendici del vulcano Jumai, illy produrrà nel 2023 il primo caffè idillyum carbon neutral.

Nella piantagione di Kokkere nella regione di Oromia, illycaffè e il produttore Ali Legesse hanno adibito finora circa 100 dei 360 ettari disponibili alla coltivazione di caffè. Le tecniche di agronomia rigenerativa praticate nella piantagione sono state trasferite anche alla popolazione locale, coinvolta nel progetto fin dall’inizio per permetterle di metterle subito in pratica. Contestualmente Legesse ha fornito 70mila piante di caffè a tre neonate associazioni di produttori che le coltiveranno applicando le migliori tecniche agronomiche per crescere un prodotto di qualità. Kokkere, zona rurale abitata da circa 2000 persone che vivono in condizioni di povertà, si sta già trasformando in una nuova area caffeicola in cui i piccoli coltivatori potranno vendere il loro caffè alla illy, entrando a fare parte della sua filiera sostenibile. Così facendo si creerà valore nel territorio, dando alle persone un lavoro e un reddito, evitando la migrazione verso le città o altri paesi alla ricerca di una vita migliore.

In Etiopia la sperimentazione si avvale della collaborazione del Coffee Training Center Ethiopia, il centro di formazione nato per favorire la corretta lavorazione ed esportazione del caffè, realizzato in partnership tra Associazione Italiana Cooperazione e Sviluppo Addis Abeba, UNIDO Addis Abeba, Fondazione Ernesto Illy, illycaffè e l’Ethiopian Coffee and Tea Authority. Fra le attività del centro figura la divulgazione del know-how acquisito a Kokkere, in modo da rendere il modello scalabile. In futuro questo istituto potrebbe ampliare il suo scopo, diventando un centro di diffusione della conoscenza itinerante anche per i piccoli coltivatori.
La circolarità di questo modello di agricoltura rigenerativa, se adeguatamente supportato dalla diffusione della conoscenza, potrebbe diventare l’esempio per tutta l’Etiopia ed essere riprodotto in larga scala nel continente africano.

"Sono felice di condividere i primi risultati di un progetto sul quale credo molto e che rappresenta una risposta concreta per tutto il mondo del caffè, proprio nella giornata mondiale dedicata alla sostenibilità – commenta Andrea Illy ci siamo dati l’obiettivo di diventare un’azienda carbon free entro il 2033 e vogliamo farlo in modo circolare, ossia andando a 'sequestrare' carbonio all’interno della nostra stessa filiera, quindi eliminando le emissioni attraverso l’impiego di energie rinnovabili e riducendo l’impatto di ogni elemento del ciclo produttivo”.