DA RAGAZZO DI BOTTEGA A CAMPIONE DEL MONDO

Innamorato del suo lavoro e sempre alla ricerca della perfezione, l’ultimo traguardo del pasticciere e maestro cioccolatiere Fabrizio Galla è l'apertura della pasticceria a San Sebastiano Po, inaugurata nel 2016 a coronamento di 27 anni di splendida carriera.

 

La sua crescita professionale è stata inarrestabile: iscritto da giovanissimo alla scuola d'arte bianca, nel 2007 ha vinto la Coppa del Mondo di Pasticceria di Lione con la leggendaria torta Jessica a 7 strati. La sua pasticceria arriva dunque attesissima, e “multistrato” proprio come Jessica: al bancone in cui sono in mostra le sue creazioni si affiancano l'angolo caffetteria, la vendita del pane e il ristorante.

Per questo debutto Galla ha scelto il blend illy (insieme agli altri prodotti del Gruppo illy): “il più buono che si possa avere”, come i dolci che accompagna, ma anche l’ingrediente di qualità per preparare tante incantevoli dolcezze.


La chiave del suo successo è la selezione delle materie prime, l'attenzione ai sapori e all'abbinamento degli ingredienti. Senza dimenticare l'estetica: come gli ha insegnato il suo mentore e ora grande amico Iginio Massari, anche il più piccolo dei suoi celebri mignon è una gioia prima per gli occhi e poi per il palato.

Con un team di dieci persone al suo fianco, tra le quali la zia e la mamma che si occupano della caffetteria, Fabrizio non ha intenzione di fermarsi. Fra i suoi desideri ci sono entrare a far parte del Relais Dessert - l'associazione francese che riunisce i migliori cento pasticcieri al mondo - e continuare a far conoscere la torta Jessica all'estero.


Perché "chi pensa di essere già arrivato ha già finito in partenza."

Qual è stata la richiesta più strana che abbia ricevuto?

Rivestire di cioccolato la scocca di una Ferrari.

 

A chi ha sempre sognato di offrire il caffè o uno dei suoi dolci?

Tom Cruise.

 

Il cliente ha sempre ragione. Ma quando non ce l’ha?

Quando non ha ragione!

 

Come definirebbe il suo rapporto con la macchina da caffè? Come è cambiato nel tempo?

Una confidenza estiva.

Al bar che tipo di cliente è?

Un osservatore.

 

Ora di punta: confusione, calca al bancone, rumori, cellulari che suonano, tante richieste e tutti hanno fretta. Come si lavora sotto pressione?

È fondamentale avere la mente lucida e un'organizzazione ferrea.

 

C’è un aspetto del suo lavoro che non le è proprio mai andato giù?

Nessuno. Da giovane, gli orari.

 

Cosa sognava di fare da bambino?

Il pizzaiolo.

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