Per il terzo anno consecutivo, la Finlandia è il Paese più felice del mondo

New York, 20 marzo 2020 – Dal primo Rapporto Mondiale sulla Felicità, pubblicato nel 2012, sono 4 i Paesi che sono stati al vertice della classifica: Danimarca (2012, 2013 e 2016), Svizzera (2015), Norvegia (2017) e Finlandia (2018, 2019 e 2020).  Con la crescita costante dei suoi punteggi medi, la Finlandia ha consolidato il suo primato ed è oggi in netto vantaggio sulla Danimarca, che occupa il secondo posto. Tra i primi 10 Paesi ci sono poi Svizzera, Islanda, Norvegia, Olanda, Svezia, Nuova Zelanda, seguiti dai due nuovi arrivati ai vertici della classifica, Lussemburgo e Austria.

“Il World Happiness Report si è dimostrato uno strumento indispensabile per i governi e le istituzioni mondiali, che vogliono meglio comprendere cosa rende felici le persone e di conseguenza per promuovere il benessere dei propri cittadini”, commenta Jeffrey Sachs. “Ancora una volta rileviamo, tra i principali motivi di benessere, una buona rete di supporto sociale, il senso di fiducia, governi onesti, sicurezza dell’ambiente e uno stile di vita sano.”

Oltre alla classifica dei Paesi, per la prima volta il Rapporto Mondiale sulla Felicità 2020 redige una lista delle città più felici al mondo, in termini di benessere soggettivo. Non è sorprendente che la città più felice al mondo sia Helsinki, la capitale della Finlandia. Il Rapporto, infatti, indica come generalmente le città più felici siano nei Paesi più felici, e approfondisce poi il modo in cui l’ambiente sociale, urbano e naturale influiscano sulla felicità stessa. Una passeggiata in spazi verdi rende le persone felici – ma soprattutto se la fanno in compagnia di un amico.

“Un ambiente sociale, sia esso urbano o rurale, è quello in cui la gente sente un senso di appartenenza, in cui gli individui condividono fiducia e piacere nello stare gli uni con gli altri e nei confronti delle loro istituzioni”, afferma John Helliwell. “In queste comunità si sviluppa anche una forma più alta di resilienza, perché la fiducia condivisa riduce il peso delle difficoltà, diminuendo di conseguenza la diseguaglianza del benessere.”

Chiaramente, le città giocano un ruolo fondamentale nella crescita economica e nell’interazione umana. Comprendere le fonti di felicità e benessere diventa sempre più vitale, con le popolazioni che continuano a spostarsi da aree rurali ad aree urbane, mettendo alla prova risorse e infrastrutture. Il Rapporto non si limita a comparare città a livello globale, ma valuta anche come la popolazione urbana sia felice rispetto a quella non urbana all’interno dello stesso Paese.

“In generale, riscontriamo che, spesso, la felicità media di chi vive in città risulta più alta della media della popolazione generale del Paese, specialmente in Paesi ancora in via di sviluppo”, dice Jan-Emmanuel De Neve. “Ma il vantaggio di questa felicità urbana sembra evaporare e addirittura a volte divenire negativo per città in Paesi molto sviluppati, suggerendo in qualche modo che la ricerca della felicità possa essere persino più fruttuosa se si vive in aree rurali.”

“In questo momento, più che mai, dovremmo tutti essere consapevoli dell'importanza di questo lavoro”, afferma il presidente di illycaffè Andrea Illy. “Quest'anno la giornata internazionale della felicità è un'occasione per ricordarci quanto dovrebbe starci a cuore il benessere di tutti. Questa pandemia ci ha trovati impreparati: il mio augurio per questa giornata è che il World Happiness Report e i suoi autori possano essere d'aiuto con raccomandazioni puntuali per affrontare il post-Coronavirus.”

Il World Happiness Report 2020, che classifica 156 Paesi in base a come i loro abitanti ritengano di essere felici, secondo la loro personale valutazione della propria vita, viene presentato oggi, 20 marzo - Giornata Mondiale della Felicità.

I 20 Paesi più felici al mondo sono:

1. Finlandia
2. Danimarca
3. Svizzera
4. Islanda
5. Norvegia
6. Olanda
7. Svezia
8. Nuova Zelanda
9. Lussemburgo
10.  Austria
11.  Canada
12.  Australia
13.  Regno Unito
14.  Israele
15.  Costa Rica
16.  Irlanda
17.  Germania
18.  USA
19.  Repubblica Ceca
20.  Belgio


L'Italia entra nella top 30 della classifica, passando dal cinquantesimo posto del 2015 alla trentesima posizione quest'anno. Solo nel 2019, il nostro Paese era al 36esimo posto della classifica.

Quattro dei sei indicatori nel Rapporto per spiegare la felicità di un Paese e del suo popolo sono aspetti diversi dell’ambiente sociale, tra cui: avere qualcuno su cui contare, avere un senso di libertà nel prendere decisioni per la propria vita, generosità, fiducia. Il Rapporto guarda anche a quanto la diseguaglianza impatti la percezione della felicità individuale e a quanto invece un ambiente sociale positivo possa contribuire a mitigare gli effetti della diseguaglianza stessa.

“La disuguaglianza della felicità riduce di molto la valutazione media della propria vita”, commenta Richard Layard, “Questo significa che le persone sono più felici quando vivono in società senza estreme disparità nella qualità della vita.”

Altri fattori che fanno parte del nostro ambiente naturale giocano un ruolo significativo nel determinare la felicità. A livello nazionale, il Report guarda ai livelli d’inquinamento, clima e temperature. Inoltre, utilizzando uno studio più ristretto, formato da 13.000 volontari a Londra, è stato domandato quale fosse il loro stato emotivo, incrociandolo con i dati ambientali, come ad esempio essere vicino ad un corso d’acqua o ad uno spazio verde, fino alla qualità dell’aria, al livello di rumore e alle condizioni del tempo.

Il World Happiness Report è una pubblicazione di Sustainable Development Solutions Network, alimentata dai dati di  Gallup World Poll, grazie al supporto dei partner: Fondazione Ernesto Illy; illycaffè; Davines Group (Davines e Comfort Zone); Blue Chip Foundation; William, Jeff, and Jennifer Gross Family Foundation; e Wall’s (Unilever).


Il Rapporto è a cura di: Professor John F. Helliwell dell’Università della British Columbia; Professor Richard Layard, condirettore del Well-Being Programme all’LSE’s Centre for Economic Performance; Professor Jeffrey Sachs, direttore di SDSN e dell’Earth Institute’s Center on Sustainable Development; Professor Jan-Emmanuel De Neve, direttore del Wellbeing Research Centre a Oxford.

l World Happiness Report 2020 include i seguenti capitoli:

Capitolo 1: Ambiente & Felicità: una panoramica. Helliwell, Layard, Sachs & De Neve

Capitolo 2: Ambienti sociali per una felicità mondiale. Helliwell, Huang, Wang & Norton
Classifiche nazionali di recenti valutazioni della vita e loro cambiamenti dal periodo-base 2008-2012 al 2017-2019. Vengono indagate fonti e cambiamenti di questi livelli, con i sei fattori affiancati da un’analisi di come la disuguaglianza in termini di benessere sia legata a livelli più bassi di felicità. In seguito, in questo capitolo viene dimostrata l’importanza degli ambienti sociali con un’enfasi particolare su fiducia e connessioni sociali, e sulla capacità che un livello di fiducia elevato ha di migliorare le valutazioni della propria vita per tutti, ma specialmente per chi è più a rischio di minor benessere per discriminazioni, disoccupazione, malattia e basso reddito.

Capitolo 3: Città e felicità: classifica globale e analisi. De Neve & Krekel
Fornisce una classifica delle misurazioni della felicità, comprese valutazioni della vita e misure positive/negative e come queste impattano su oltre 180 città nel mondo, per le quali esistano campioni di dimensione sufficiente per il sondaggio internazionale di Gallup.

Capitolo 4: Differenziali urbani-rurali nella felicità mondiale. Burger, Morrison, Hendriks & Hoogerbrugge
La felicità relativa della vita urbana e rurale nel mondo, che indica come gli abitanti delle città siano generalmente più felici degli abitanti delle aree rurali nella maggior parte dei Paesi, salvo che questo vantaggio è spesso minore, se non addirittura rovesciato, in alcuni dei Paesi più ricchi.

Capitolo 5: Ambienti naturali e artificiali e felicità. Krekel & MacKerron
Il capitolo prende in esame quanto i diversi aspetti dell’ambiente naturale influenzino il benessere soggettivo. Nella prima parte, vengono utilizzati dati ambientali per i Paesi OCSE combinati con le misurazioni della felicità del sondaggio mondiale Gallup, mentre nella seconda parte si usano dati raccolti da rapporti online di un campione di londinesi, che analizzano come le loro emozioni cambino a seconda delle loro attività e delle condizioni ambientali locali.

Capitolo 6: SDGs (obiettivi di sviluppo sostenibile) e benessere umano. De Neve & Sachs
Si studiano le relazioni empiriche tra SDGs e misurazione della felicità del sondaggio internazionale Gallup, soprattutto le valutazioni della vita che costituiscono il tema dei capitoli precedenti.

Capitolo 7: L’eccellenza nordica: cosa spiega perché i Paesi nordici siano sempre tra i più felici al mondo. Frank Martela, Bent Greve, Bo Rothstein, & Juho Saari
Si descrivono varie caratteristiche della vita nei Paesi nordici per contribuire a spiegare come mai le valutazioni di vita siano così alte in questi Paesi.

www.worldhappiness.report



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