Il più antico e tradizionale sistema di coltivazione del caffè è usato in parte del Centro America e in India: le piante di Coffea crescono insieme ad altre, più alte, che le riparano dai raggi del sole.
In Brasile invece si usa il metodo intensivo: ampie coltivazioni di sole piante di caffè. Sono necessarie irrigazione artificiale e raccolta meccanizzata. Questo significa alti investimenti, alta produttività, maggior impatto ambientale.
Poiché sulla pianta, che fiorisce con le piogge, si trovano insieme fiori e frutti, la raccolta è complicata. Quando le ciliegie mature vengono raccolte a mano una per una il metodo si definisce “picking”: è costoso, ma assicura un’ottima qualità del caffè verde. In alternativa, con lo “stripping”, i frutti vengono stappati dal ramo in modo indifferenziato, che siano maturi o acerbi, per essere separati successivamente. Lo stesso avviene se si scuotono meccanicamente le piante. Questi due metodi non danno garanzia di efficienza.
Una volta raccolti, i frutti vengono separati dai corpi estranei, pietruzze, bastoncini, foglie.
Si possono estrarre in due modi: lavandoli o essiccandoli.
I semi che risultano da entrambe le lavorazioni sono chicchi di caffè verde, che vengono poi classificati in base a forma e dimensioni. Tranne alcune eccezioni, più grandi sono i chicchi, maggiore è il prezzo del caffè.