Sono molte le “faccende burocratiche” da sbrigare per poter aprire un locale.
Eccovi una sintesi delle più importanti per non rischiare passi falsi.
La primissima cosa da fare per “mettersi in proprio” aprendo un’attività commerciale è scegliere la formula giuridica da adottare. Avventurarsi da soli o condividere l’onere e gli onori con dei soci? Ed eventualmente, quale tipo di società scegliere? Per rispondere a queste domande rivolgetevi alla Camera di Commercio e affidatevi all’esperienza di un commercialista.
Scelta la forma giuridica da adottare, passiamo alle pratiche da avviare per aprire un locale pubblico. Si parte con l’iscrizione al Registro Esercenti di Commercio (REC) presso la sede locale della Camera di Commercio. Per poterlo fare è necessario:
L’apertura di un bar con licenza di vendita e somministrazione di alcolici, poi, prevede un’autorizzazione del Sindaco del Comune in cui ha sede il locale. Questa autorizzazione ha validità di cinque anni ed è automaticamente rinnovata se non vi sono motivi specifici a sfavore.
Esistono diverse tipologie di Licenza, a seconda del tipo di attività:
È sempre il Sindaco, poi, che stabilisce gli orari di apertura e chiusura di un esercizio pubblico. È possibile posticipare l’apertura e anticipare la chiusura fino a un massimo di un’ora, ma l’esercente ha l’obbligo di comunicare al Comune l’orario adottato e di renderlo pubblico alla clientela con un cartello ben visibile.
Con la vostra licenza in tasca, ora non vi resta che documentarvi su tutte le normative che regolano le attività commerciali. Ecco in breve quali sono e cosa prevedono.
Normative igienico-sanitarie
Non è più obbligatorio in Friuli Venezia Giulia e Piemonte, mentre in Lombardia e in Emilia Romagna sono previsti dei corsi di formazione specifici.
Norme di pubblica sicurezza
Non è più obbligatorio in Friuli Venezia Giulia e Piemonte, mentre in Lombardia e in Emilia Romagna sono previsti dei corsi di formazione specifici.
Vi sarà utile prendere nota di tutte le richieste dei diversi interlocutori, Comune, Camera di Commercio e ASL, e suddividere il da farsi in base alle urgenze. Il nostro consiglio è di rivolgervi a dei professionisti competenti.
Un bravo commercialista vi saprà guidare in tutte le fasi di avvio dell’attività e poi vi aiuterà a rispettare le scadenze fiscali e vi informerà sulle tasse comunali da onorare. Il geometra o l’architetto che segue i lavori di progettazione del locale vi sarà di aiuto per tutte le comunicazioni e richieste comunali necessarie per adeguare gli spazi all’attività pubblica.
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